Autunno. Sotto i raggi tenui del sole il paesaggio comincia a mutare. Le foglie seccano dipingendosi di rosso e di giallo per planare, cullate dal vento, sul terreno umido. Al calar del sole il cielo si tinge di meravigliose sfumature partendo dal giallo, al rosso, all’arancione e al rosa. Ormai il caldo afoso dell’estate è solo un ricordo lontano e il freddo invernale è solamente un pensiero distante.
Siamo sull’Etna. Probabilmente non esiste un luogo più affascinante durante l’autunno, nel quale è possibile assaporare la tranquillità che offre la natura in questa stagione.
Il vulcano siciliano regala una straordinaria varietà di colori, profumi e sensazioni che, uniti alla possibilità di condurre splendide escursioni, riempie l’anima di ogni amante del trekking.
Passeggiare sull’Etna in autunno non significa solamente scoprire nuovi sentieri ma anche fermarsi ai piedi di un castagno o di un nocciolo e raccogliere i loro frutti per poi gustarli durante una pausa o anche durante il tragitto. Significa, inoltre, rimanere incantati dal contrasto tra gli alberi quasi spogli e i pini sempreverdi.
Significa sedersi sotto un albero e scorgere, tra le foglie, dei funghi; significa, infine, esausti dal trekking, giungere in un rifugio di pietra lavica e ristorarsi con un panino o con un risotto appena cucinato godendo, nel frattempo, del meraviglioso paesaggio autunnale che, tra qualche ora, assumerà i colori freddi della sera. Proprio per questo, in ogni escursione non bisogna dimenticare mai di mettere una torcia nello zaino.
In autunno, un sano trekking sull’Etna è assolutamente un’esperienza da non perdere. Inoltre, non bisogna perdere troppo tempo a programmarlo perché, come qualsiasi cosa bella, l’autunno, insieme alle sue condizioni ideali per l’escursionismo, dura davvero poco.