Euthymos Excursions

Tuesday, 07 February 2017 17:46

Rifugi aperti e bivacchi: cosa sono e qual è l’utilizzo?

Rate this item
(2 votes)

Sei un escursionista professionista o amatoriale? Ami fare trekking in montagna? Se la risposta è positiva, ti sarà certamente capitato di incontrare lungo il tragitto dei casolari isolati costruiti in pietra o in legno e incustoditi. Queste strutture sono chiamate rifugi aperti o bivacchi, da non confondere con i rifugi alpini o chiusi che sono a pagamento e offrono stanze da letto, servizi igienici e la cucina.

A cosa servono i rifugi aperti?

I rifugi aperti sono delle strutture che hanno lo scopo di offrire riparo agli escursionisti in caso di emergenze come maltempo e imprevisti e per fare delle soste rifocillanti. Ricorda inoltre che in montagna, nei parchi e nelle aree protette è vietato accamparsi sia con le tende che con i camper e i vari mezzi di trasporto. L’unico bivacco consentito è quello all’aperto o all’interno dei rifugi.

Il rifugio aperto è composto da un unico spazio ed è fornito di camino e da un tavolo. Se si è fortunati si possono trovare anche delle panche in legno. Non ci sono quindi cucina, servizi igienici o stanze da letto. È sprovvisto di luce e quindi bisogna avere con sé candele o torce. La maggior parte non sono forniti nemmeno di acqua ma alcuni hanno delle fontanelle all’esterno che attingono da pozzi di acqua piovana. All’interno si può pernottare avendo l’accortezza di attrezzarsi con sacco a pelo e materassino per riscaldarsi e per isolarsi dal freddo e dall’umidità.

Essendo un riparo di emergenza, quando si usufruisce del rifugio bisogna lasciarlo a disposizione anche di altri escursionisti nel caso in cui ne abbiano bisogno, quindi è vietato chiudersi all’interno bloccando l’entrata. È buona norma e segno di civiltà non sporcarlo, non danneggiarlo e lasciarlo pulito. All’interno, a volte, si trovano candele, qualche bottiglia di acqua o qualche altro bene di prima necessità lasciato da altri escursionisti in precedenza. Non bisogna appropriarsene perché potrebbero servire a qualcun altro in difficoltà e, se possibile, lasciare qualcosa che possa essere utile.

Spesso, ma non sempre, dovrebbe esserci della legna in prossimità del bivacco, portata dalla forestale periodicamente, da utilizzare in caso di necessità. Eventualmente, per avere la certezza si può chiamare alla forestale. Se andate in un rifugio per fare una scampagnata con gli amici abbiate il buon senso di portare la legna o il carbone da casa anziché utilizzare quella presente per le emergenze.

Al di là degli imprevisti, pernottare in un rifugio con un gruppo di escursionisti o amici è davvero una bella esperienza che ci arricchisce perché si crea sintonia, collaborazione, convivialità, ci si sostiene, si stimola la fantasia e l’ingegno e ci si diverte. L’importante è non dimenticare mai il rispetto per il bivacco e l’ambiente circostante, accogliere altri escursionisti e non utilizzare il materiale di fortuna già presente.

Read 27188 times Last modified on Wednesday, 11 October 2017 14:02

Leave a comment

Make sure you enter all the required information, indicated by an asterisk (*). HTML code is not allowed.

FaLang translation system by Faboba

Ultime dal Blog

  • Etna, cosa vedere e come arrivare ai crateri
    L’affascinante Etna suscita da sempre fortissime emozioni in chiunque lo ammiri. Al di là del meraviglioso e terribile spettacolo delle eruzioni, caratterizzate da fiumi di lava ardente che arrivano a valle, il vulcano siciliano conquista con la sua maestosità e…
    Written on Friday, 28 January 2022 17:01 Read more...
  • Il Cirneco dell'Etna entra nel REIS, il registro dell'eredità immateriali della Sicilia
    Il Cirneco dell'Etna, razza canina primitiva presente sulla nostra Isola fin dal 1000 a.C, entra a far parte del REIS, il registro che raccoglie le eredità immateriali della Sicilia. Lo ha deciso la Commissione di valutazione istituita dall’assessore dei Beni…
    Written on Monday, 14 June 2021 22:12
  • La vendemmia e l’Etna: tradizione, cultura ed enogastronomia
    Nata dall’unione delle divinità primigenie Urano e Gea, personificazioni del Cielo e della Terra, dall’alba dei tempi l’Etna troneggia su un paesaggio plasmato dalla sua energia e dalle sue eruzioni. Le caratteristiche naturali e antropiche del territorio etneo presentano peculiarità suggestive e affascinanti…
    Written on Wednesday, 28 October 2020 18:39 Read more...
RICHIESTA DISPONIBILITA'