Hai mai campeggiato al di fuori delle aree attrezzate? Se sì conosci bene quella sensazione di libertà, di benessere e serenità che ti trasmette il campeggio libero in mezzo alla natura, lontano da tutta la gente e a contatto con la natura selvaggia. Il campeggio libero è diverso dal classico campeggio per molti aspetti: non hai aree attrezzate, non hai “comodità” ma soprattutto non hai altre persone attorno a te perché ci sei solo tu con la natura.
Forse però non sai che il campeggio libero ha una regolamentazione e in alcuni luoghi è vietato. Facciamo un po’ di chiarezza insieme.
Campeggio libero: regolamento e divieti
Il campeggio libero dovrebbe essere regolamentato dalla legislazione. Diciamo dovrebbe perché in realtà qui in Italia non ci sono delle vere e proprie norme e la situazione è piuttosto confusa. La stessa parola “campeggiare” è ambigua perché intende sia mettere la tenda sia sostare in un luogo per non oltre 24 ore.
Anche se la legge non è chiara in merito, è possibile campeggiare ma bisogna fare attenzione ai luoghi e alle fasce orarie. Vediamo quali sono le restrizioni del campeggio libero in Italia:
- Nelle riserve naturali in cui sono presenti zone di tutela speciale e dove sono presenti dei cartelli che vietano espressamente il campeggio non è possibile pernottare;
- Le regioni gestiscono in modo autonomo la regolamentazione del campeggio libero quindi, prima di andare a campeggiare, chiama la regione di competenza e chiedi informazioni;
- Alcuni comuni consentono il campeggio libero ma previa richiesta o notifica scritta presso l’ufficio del Sindaco;
- Nei terreni privati è possibile campeggiare senza limiti di tempo, a patto che si richieda l’autorizzazione al proprietario del terreno.
Come praticare il campeggio libero in Italia?
Ad eccezioni dei luoghi in cui sono presenti divieti assoluti di campeggio, è possibile campeggiare liberamente a patto di seguire alcuni accorgimenti per non incorrere in sanzioni e tutelare, con il buon senso, la possibilità di praticare ancora il campeggio libero in Italia. Ecco come praticare il campeggio libero:
- monta la tenda al tramonto e smontala all’alba: in questo caso non si parla più di “campeggio” ma diventa un bivacco notturno;
- rispetta la natura, non deturpare il paesaggio, non lasciare rifiuti e quant’altro;
- non accendere fuochi. Oltre ad essere vietato nei parchi naturali, rischi di causare un incendio.
Adesso che sai come praticare il campeggio libero in Italia e come evitare spiacevoli sanzioni non ti resta che decidere la destinazione, mettere lo zaino in spalla e andare a goderti la natura incontaminata!